Pietro Tamburini - viterbese di nascita, bolsenese di adozione - conseguito il diploma di maturità classica presso il liceo Filippo Antonio Gualterio di Orvieto, nel 1978 si laurea in Etruscologia e Antichità Italiche presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Perugia con una tesi sulla necropoli orientalizzante e arcaica di Cancelli (Cetona-SI). Nello stesso anno supera il concorso di ammissione alla Scuola Nazionale di Archeologia dell’Università di Roma “La Sapienza” e presso la stessa università, nel 1983, viene ammesso per concorso al primo ciclo del dottorato di ricerca in Archeologia (con indirizzo etruscologico), conseguendo il relativo diploma nel 1987, con una tesi sull’abitato villanoviano del “Gran Carro” sommerso nel lago di Bolsena. Nel 1992 vince una borsa post-dottorato della durata di due anni. Nell’ambito della sua attività archeologica partecipa a numerose campagne di scavo, sia in Italia sia all’estero, maturando anche una notevole esperienza nell’allestimento di mostre e nella catalogazione - cartacea e digitale - di reperti e di strutture di epoca etrusca. Per oltre un decennio segue i corsi di formazione per direttori e operatori museali organizzati dalla Regione Lazio, conseguendo i relativi attestati. Nel 2002 è nominato socio collaboratore dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria e nel 2005 dell’Associazione Italiana di Studi Museologici, mentre nel 2021 la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra del Vaticano lo incarica della direzione scientifica delle catacombe di S. Cristina in Bolsena. Per oltre un trentennio (dal 1991 al 2020, anno del suo pensionamento nella pubblica amministrazione) dirige il Museo territoriale del lago di Bolsena e tra il 2001 e il 2020 ricopre anche l’incarico di coordinatore scientifico del Sistema museale del lago di Bolsena. Contemporaneamente svolge a più riprese attività di libera docenza sia di archeologia sia di museologia presso varie università. E’ autore di oltre centotrenta pubblicazioni scientifiche, tra cui dieci monografie, con particolare riferimento agli ambiti della protostoria, dell’etruscologia, dell’archeologia romana, della storia medievale, della museologia e della letteratura odeporica.